lunedì 31 dicembre 2012

la centrale idroelettrica non sarà riattivata ... per il NO del Comune di Vernio e della Provincia di Prato !


Si parla di un progetto che nasce dal 2007, o meglio in realtà nei primi anni del  novecento, dato che si tratta di riattivare una vecchia centralina idroelettrica lungo il torrente Carigiola. All'epoca produceva e distribuiva energia elettrica a molte persone della vallata del Bisenzio, quando avere la luce in casa era un lusso e comunque non più di una o due lampadine per abitazione.
Adesso le cose sono un pò cambiate, ma l'intento nobile rimane, oggi la chiamiamo "energia da fonti rinnovabili". Il lato emozionale è costituito dal fatto che coloro che stanno tentando di riattivarla sono i nipoti di coloro che la gestivano diversi lustri fa.
Tutto questo è molto bello e lascia anche spazio ad una labile vena poetica per coloro che ce la volessero trovare; solo che la lunga e travagliata avventura burocratica, che ha visto spendere molte energie, denaro, tempo e una buona dose di passione, senza la quale tutto questo non sarebbe stato umanamente possibile, si è interrotta improvvisamente. Lo scopo di queste mie poche righe è proprio questo, dirvi dove e perchè si è interrotta.
Senza voler ripercorrere a mena dito tutte la varie tappe, per una mia ovvia carenza da un punto di vista tecnico-amminisativo, cercherò di riassumere i fatti salienti per poter dare un quadro pressoché corretto di questa avventura, che parte con la costituzione di una società, Genesio srl, il cui nome deriva dal primo proprietario del mulino che ha a sua volta dato il nome alla località, Mulino di Genesio, oggi chiamata La Centrale, appunto. Fin da subito l'iter si mostrò lungo e complesso, sia per la sua particolare natura sia per il fatto che il territorio nel quale si insedia l'investimento rimane a cavallo di due Comuni, Cantagallo e Vernio, e all'interno di una Anpil, Area Naturale Protetta di Interesse Locale "Alto Carigiola - Monte delle Scalette". Da qui si sono succedute una serie di conferenze di servizi presso la Provincia di Prato, alle quali hanno partecipato tutti gli enti che la legge deputa legittimari, che a loro volta, anche a più riprese hanno avanzato tutte le richieste a fronte delle quali i titolari della iniziativa, rappresentanti di Genesio srl, tramite i loro professionisti hanno puntualmente e compiutamente risposto.
Di particolare rilievo il fatto che la Provincia, dal 2009 se non erro, ha dovuto o voluto coinvolgere come dirette parti in causa anche i Comuni di Cantagallo e di Vernio, richiedendo ad essi di pronunciarsi in merito alla "pubblica utilità" del progetto; rammento che si tratta di energia rinnovabile, pulita e ad impatto zero.

Si arriva così ai primi contatti con i Comuni di Cantagallo e di Vernio, con i quali, proponente principale il Sindaco di Vernio Paolo Cecconi, inizia una trattativa per la sottoscrizione di una convenzione tra i suddetti Comuni e la società Genesio srl, già sperimentata con altre società sul territorio di Vernio; l'intesa, questo è quanto viene proposto, verte sul fatto che se Genesio srl riconosce una certa percentuale sui chilovattora prodotti ai Comuni, questi, potendo utilizzare tali entrate a beneficio della collettività, potranno configurare nell'attività svolta la pubblica utilità e dichiararla formalmente alla Provincia di Prato. Intanto si dà risalto al progetto anche pubblicamente, invitando la società a presentarlo presso le sedi dei Comuni di Vernio e di Cantagallo, con tanto di articoli sui principali quotidiani locali.

Detta la sostanza, fremiamoci un attimo ed accantoniamo provvisoriamente questa situazione, che riprenderemo nel proseguo. 

Perché nella forma, ovvero agli atti, quello che avviene differisce un po' da quanto ho anzidetto; infatti le delibere dei Consigli dei due Comuni, in testa Vernio, risulteranno favorevoli al progetto prevedendone la pubblica utilità, quindi l'iter prosegue e la Provincia di Prato, incassato il parere favorevole dei due Comuni, corre l'anno 2010, procede. Fino ad arrivare al mese di Marzo 2012, in cui, acquisiti i pareri favorevoli di tutti gli enti coinvolti (in tutto sono 23!!) e dopo aver richiesto ed ottenuto ulteriori documenti relativi alla fase tecnico-progettuale in senso stretto, la Provincia convoca l'ultima, almeno questa era l'intenzione, conferenza di servizi. In quella sede si acquisiscono i pareri di tutti coloro che hanno inviato le loro determinazioni via posta  dichiarando di non poter partecipare alla conferenza, tutti favorevoli, e si inizia la discussione tra gli intervenuti.
Tralasciando i vari pareri, comunque tutti a favore del progetto, soffermiamoci su quello del Comune di Cantagallo rappresentato dall'Arch. Renzo Giuntini, favorevole, e su quello del Comune di Vernio rappresentato dall'Arch. gianmarco Pandolfini, CONTRARIO! In questo caso però non si è pronunciato il Consiglio, come per la delibera favorevole del 2010, bensì la Giunta, con la motivazione per cui, sommariamente riassumendo, dato il delicato periodo che il Comune sta attraversando, da un punto di vista normativo sui nuovi strumenti urbanistici e di governo del territorio, e dato che il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) non prevede tali tipi di interventi, considerato che il regolamento della Anpil è stato adottato, ma non ancora approvato potendo comunque in sede di approvazione inserire modifiche se condivise, senza la previsione di quanto richiede il progetto, conclude di non poter dare parere favorevole non configurandosi dunque la pubblica utilità.

Bene, adesso ritorniamo al punto precedente, dove ci eravamo lasciati con la celebrazione dell'iniziativa sui quotidiani e nelle sedi comunali, per capire cosa può essere successo di tanto grave da indurre un Comune, contrariamente a quanto aveva già stabilito due anni prima, e, non di poco conto, contrariamente a quanto invece dichiarato dal Comune di Cantagallo, confinante, a ribaltare il proprio parere e ad essere l'unico ente su 23 a non volere questa opera sul proprio territorio.
Sarà il caso ma pochi giorni prima della delibera è stata ricevuta una telefonata dall'Arch. Gianmarco Pandolfini con la quale si richiedeva la firma della convenzione, altrimenti sarebbe stato revocato il parere favorevole su diretta iniziativa del Sindaco Paolo Cecconi. A fronte di questo i titolari si sono attivati e hanno inviato al Comune di Cantagallo una lettera di intenti con la quale Genesio srl manifestava la propria volontá di sottoscrivere la convenzione, chiedendo di attendere il momento in cui si fosse iniziato a realizzare l'opera, la fase operativa vera e propria, che  si prevede non prima della primavera del 2013. Nessun danno avrebbero comunque avuto i due Comuni, in quanto non essendo iniziata la produzione non vi erano i presupposti per la quantificazione e l'erogazione del contributo.

Da quell'unico parere CONTRARIO del Comune di Vernio, deliberato dalla giunta e non dal Consiglio, alcuni altri fatti si sono succeduti. Ci sono stati vari tentativi con il Sindaco di Vernio per cercare di capire e tentare di recuperare quel rapporto di collaborazione che sembra ormai definitivamente compromesso. Sono state presentate altre varianti al progetto con le quali si evitava di coinvolgere il territorio di Vernio, ma la Provincia di Prato non ha mai voluto prescindere dal parere di Vernio in quanto, lo giustifica, vincolante ai fini dell'utilizzo delle acque e dell'alveo del torrente Carigiola.

Alcune fonti dalle quali confutare quanto scriviamo :

Delibera della giunta del Comune di Vernio n. 11/2010
Delibera Consiglio del Comune di Vernio n. 9 del 15/02/2010
Delibera del Comune di Cantagallo n. 4 del 09/02/2010

Il Sindaco Paolo Cecconi ci spieghi :
In linea generale :

1) perché la riattivazione di una centralina idroelettrica avendo passato l'iter di approvazione da parte di 22 enti su 23 (l'unico contrario il Comune di Vernio, quando, tra gli altri, vi erano a favore il Comune di Cantagallo e la Provincia di Prato) non ha trovato favorevole il Comune di Vernio

2) quali altri interessi possono risultare prevalenti rispetto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla realizzazione di una struttura dove vi era in animo di portare le scolaresche per una maggior sensibilizzazione sui temi legati all'energia verde, al fatto che l'investimento, rilevante, avrebbe consentito una maggiore occupazione sul territorio e, non ultimo, avendo già in mano la dichiarata volontà da parte di coloro che intendevano realizzare l'opera di partecipare alle entrate dei Comuni di Vernio e di Cantagallo con un contributo annuo in percentuale all'energia prodotta. A questo si aggiunga che il progetto avrebbe notevolmente rivalutato quella parte di territorio lungo l'alta valle del Carigiola che sta diventando sempre più impervia ed inaccessibile alle famiglie che vi abitano e a coloro che desiderano accedere alle bellezze naturalistiche presenti nella neonata Anpil Alto Carigiola - Monte delle Scalette

In dettaglio invece ci spieghi :

3) come mai la delibera della giunta del Comune di Vernio n. 9 del 16/02/2012  dà atto della mancata sottoscrizione della convenzione con la società Genesio srl a causa del mancato interesse della società stessa, ammettendo implicitamente il pieno interesse del Comune di Vernio, e la delibera della stessa giunta n. 14 del 01/03/2012, appena 14 giorni dopo, citando e facendo riferimento a leggi, decreti, regolamenti e piani territoriali di coordinamento e di sviluppo, TUTTI PRECEDENTI ALLA DELIBERA DEL 16/02/2012 E MOLTI PRECEDENTI ANCHE ALLA DELIBERE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO DEL 2010, esprime parere negativo sul progetto presentato, contravvenendo completamente a quanto deliberato a favore con la delibera di giunta n. 11/2010 e con la delibera del consiglio n. 9/2010

4) come mai la delibera della giunta del Comune di Vernio n. 11/2010, che ritiene positivo il progetto e ne dichiara la pubblica utilità, oltre a richiedere la sottoscrizione della convenzione con la società Genesio srl, è seguita dalla delibera del CONSIGLIO, la n. 9 del 15/02/2012, mentre la revoca è deliberata solamente dalla GIUNTA?

5) come possono divergere così tanto nella sostanza i pareri e le determinazioni di due Comuni confinanti riguardo alla stessa materia, e come può la Provincia subire così passivamente questa situazione, avendo a nostro avviso tutte le prerogative per poter ovviare a tali conflitti?

A nostro avviso ci sono delle coincidenze che non ci convincono e temiamo che alcune "ripicche" personali abbiano in maniera determinante compromesso la realizzazione del progetto, con la conseguenza che la Centrale non sarà riattivata, non ci sarà una maggiore occupazione a fronte dell'investimento, non si valorizza una parte di territorio che, viste le minime risorse di cui il Comune di Cantagallo dispone, costituiva una reale alternativa al finanziamento diretto di opere come la viabilità quasi ormai del tutto compromessa della alta val carigiola.


Attendiamo!!

Nessun commento: