giovedì 17 gennaio 2013

Parlano di noi ... Metropoli del 14/01/2013 ... e il Sindaco di Vernio

Pubblichiamo una lettera del Sindaco Paolo Cecconi da un link inserito in un commento del Sig. Pasquinelli che ci riguarda. Di seguito il testo del commento, le lettera del Sindaco e la nostra replica :
Sig. Pasquinelli
E con questo intervento penso si possa scrivere la parola fine a questa sterile polemica iniziata da personaggi che sicuramente non hannpo a cuore la salvaguardia dell'ambiente ma solo la salvaguardia dei propri interessi. Sarebbe molto interessante sapere chi c'è veramente dietro a questa polemica e dietro l'associazione e qual'è lo spirito che li anima.

Sindaco Paolo Cecconi
lettera del Sindaco Paolo Cecconi pubblicata in "Quelli che amano Vernio" 
testo

Petizione degli "amici" o dei "nemici" dell'Alta Carigiola?
IL SIMBOLO DELL'AREA PROTETTA E UNA FOTO DI UNA RARITA' DA PROTEGGERE.
UNA PETIZIONE DA FIRMARE A SOSTEGNO DI CHI CONTRASTA IL RISPETTO DELL'AMBIENTE ? 
C’è un blog “Amici dell’Alta Carigiola” o qualcosa di simile che sta invitando a sostenere un iniziativa all’interno dell’Area Naturale Protetta del Carigiola e Monte delle Scalette” che, da come si pone, pare assai di più appartenere ad un club di “nemici della natura e della Alta Carigiola” che non altro. Questo blog sostiene una iniziativa che chiede al pubblico di facebook e ai naviganti di internet di firmare una petizione a sostegno della loro tesi che una centralina idroelettrica che si costruisca al centro di un’area ambientalmente molto sensibile sia una cosa positiva in sé, anche se contrasta con norme locali  (il Regolamento dell’Anpil,che impone una cautela notevolissima in fatto di rispetto del corso d’acqua che l’attraversa ) perchè si tratta di mettere in funzione  un impianto di energia rinnovabile.
E’ nota la sensibilità del Comune di Vernio relativamente alle energie rinnovabili, e sul mini idroelettrico, e Vernio,  che è all'avanguardia in questo settore,  è stato il primo in vallata a crederci e a promuovere l'istallazione di impianti; figuriamoci quindi se non concorda con la necessità di produrre energia da fonti naturali e ridurre l’inquinamento da combustibili fossili. E per affermare questa logica non si è mosso così solo per il mini idroelettrico ma anche per il fotovoltaico, costruendo un impianto che occupa l’intera superficie della copertura della scuola media ed anche altri interventi. Solo con quelli già messi in atto o in fase di realizzazione, infatti, si riesce a produrre i quantitativi stimati per  le necessità energetiche del 10% delle famiglie di Vernio. Dunque la "manfrina" che chiede sostegno alla petizione, sulla promozione della quale sicuramente hanno un peso gli imprenditori che vorrebbero eseguire l’investimento, deve cessare di giocare sull’equivoco e far sembrare ciò che non è!
Se davvero gli amici dell’Alta Carigiola vogliono bene al territorio al quale si richiamano non possono che riconoscere che le preoccupazioni nutrite dal Comune di Vernio sul progetto di centralina idroelttrica della societa “Genesio” sono fondate e legate all’amore, quello vero, per il territorio.
Chi si ritiene vero ambientalista, non solo di facciata, non può che osservare che questo progetto nel Carigiola è proposto nel bel mezzo, coinvolgendone per buona parte il corso d’acqua principale, dell’Area Protetta di interesse locale "Carigiola e Monte e delle Scalette". E' questa l'unica area sottoposta a tutela specifica sul piano ambientale-naturalistico in Vernio e se il Comune e il suo regolamento Anpil sono arrivati alla conclusione di voler esprimere il parere che sia da tutelare massimamente questo territorio non credo che sia una posizione così facilmente  criticabile, se non con la mistificazione e la demagogia. Inoltre vorrei far presente che il Comune di Vernio non ha il potere diretto di non rilasciare una concessione al prelievo idrico, poiché non rientra nelle sue competenze, ma esso ha semplicemente espresso un parere in conferenza tecnica poichè il titolare della possibilità di rilasciare la concessione non è il comune ma bensì la Provincia. Se quest'ultima decide di tener in gran conto l'opinione del Comune di Vernio, e meno quello di altre istituzioni, anche questo non mi pare così disdicevole.
Interventi non ben calibrati sui corsi d'acqua possono avere conseguenze disastrose e se tutto il Bisenzio è importante nel suo corso il Carigiola lo è dal punto di vista ambientale, paesaggistico e naturalistico, secondo il nostro modo di vedere, molte volte di più. Il tipo di impianto che li si vorrebbe realizzare preleverebbe  l'acqua 7 o 800 mt a monte  rilasciandola al mulin di Genesio e facendo così anche correre il rischio di ridurre troppo la portata idrica del torrente.
E’ chiaro che il Comune di Vernio non è indifferente al pensiero dei suoi cittadini ma non sperino i signori che hanno promosso la petizione che con qualche centinaio di firme raccolte su internet da persone non sono residenti sul territorio di  Vernio, che magari non conoscono la realtà di grande pregio dell’area protetta in questione, siano sufficienti a far invertire un approccio che è ben consolidato sul piano normativo, motivato e convinto sul piano tecnico-ambientale e dell’indirizzo politico-amministrativo.
Siamo a completa disposizione per il confronto con in nostri cittadini che vogliano approfondire l’argomento, non certamente al battibecco con quei faziosi che vogliono profittare di questo argomento, come di qualche poco altro, non avendone di seri, per far polemica demagogica e astrattamente sterile.
Paolo Cecconi
Sindaco del Comune di Vernio

Replica di Alberto Torri

Presidente della Associazione Alta Val Carigiola
ho pubblicato la mia replica su facebook, visto che non ho acquisito direttamente il testo degli interventi ma ne sono venuto a conoscenza solo nella tarda serata di ieri. Ecco quanto replico a Cecconi e a Pasquinelli :

"Chiedo ad "amici di facebook" comuni di recapitare il seguente messaggio al Sindaco di Vernio Paolo Cecconi ... dato che non siamo amici!
Apprendo che il Sindaco Paolo Cecconi ha scritto alcuni commenti in merito alla petizione che stiamo promuovendo a favore della RIattivazione della centralina idroelettrica lungo il torrente Carigiola in località La Centrale.
Apprendo anche che sono stati usati nei miei e nostri confronti termini come "nemici della Alta Carigiola", "non conoscono la realtà dell'area protetta", "battibecco con quei faziosi", "polemica demagogica e astrattamente sterile".
Inoltre afferma che "Siamo a disposizione per confronto con in nostri cittadini che vogliano approfondire l’argomento".
Intanto vorrei capire perché ha sentito la necessità di intervenire con quell'articolo, avendo sempre affermato che gli atti gli danno ragione e che il suo comportamento è ineccepibile.
Comunque vorrei comunicarle Signor Sindaco Paolo Cecconi che conosco una persona che è residente a La Centrale, a 150 metri da dove verrebbe riattivata la centralina idroelettrica; suo babbo è nato e vissuto a La Centrale ed ha in maniera determinante contribuito insieme ad altri parenti e vicini, con passione e sacrificio, alla ristrutturazione delle abitazioni e al mantenimento di quei luoghi; sempre questa persona che conosco, ha partecipato attivamente e promosso la costituzione dell'area protetta ed è profondo conoscitore di tutta quella parte di territorio. Per toglier di mezzo quei paroloni che tanto sanno di politichese oramai stantio come "polemica demagogica e astrattamente sterile" la informo che proprio stamani, sempre quella persona che conosco, ha fatto un sopralluogo sulla strada lungo il Carigiola per farsi fare un preventivo per il taglio delle piante e per la sistemazione del piano stradale DISASTRATO, per il quale quelle stesse persone che stanno firmando e promuovendo la petizione si "frugano tasca" per poter finanziare il lavoro, coscienti delle esigue risorse a disposizione dei Comuni.
Bene, quella persona sono io, mi chiamo Alberto Torri e sono il Presidente della Associazione Alta Val Carigiola (può leggerci sul nostro blog: www.altavalcarigiola.blogspot.it scriverci alla mail: altavalcarigiola@gmail.com e seguirci su twitter: @ValCarigiola) e sono il primo promotore della petizione; e dato che lei ha invitato i cittadini al confronto io direi che si può fare, quando e dove vuole lei; l'importante è che sia uno spazio piuttosto grande perché ho intenzione di portare diverse persone. Propongo i locali del Comune di Vernio o, perché no, direttamente a La Centrale, dove però dovremo attrezzarci con mezzi fuoristrada altrimenti non ci arriviamo. C'è però un problema: effettivamente sono residente a Cantagallo e non a Vernio, se per questo potesse chiudere un occhio!?
Attendo grazie

Parlano di noi ... La Nazione del 17/01/2013 "Riattivate la centrale idroelettrica"


mercoledì 16 gennaio 2013

Parlano di noi ... Il Tirreno del 15/01/2013 "Per la centrale idroelettrica ora la petizione è on line"

Pubblichiamo l'articolo de Il Tirreno di ieri martedì 15/01/2013 dal titolo :

"Per la centrale idroelettrica ora la petizione è on line"

VERNIO. La petizione per autorizzare l’apertura della centrale idroelettrica in val di Carigiola è on line, a promuoverla è l’omonima associazione che si fa anche garante «che sono state adottate tutte le misure necessarie a garantire la massima tutela dell'ambiente». La mini centrale in zona La Centrale, che sarà costruita dalla Genesio, prevede la produzione di energia pulita fino a un milione di kWh all’anno, pari al consumo annuo di un paese composto da circa 1000 persone con un risparmio per l’ambiente di 269 mila kg di co2 l’anno e 261 tonnellate di petrolio. A questo, precisa l’associazione, vanno aggiunti nuovi importanti investimenti che saranno tutti realizzati con l'utilizzo di risorse sul territorio e una valorizzazione della Alta Val Carigiola. L’obiettivo è di arrivare a 1.000 firme on line e soprattutto convincere l’amministrazione di Vernio a dare il parere positivo sulla pubblica utilità del progetto, in modo da iniziare i lavori che porterebbero a nuova vita l’antico molino di Genesio. I commenti sulla pagina di Facebook fino ad oggi sono tutti positivi. Intanto ventidue enti pubblici, in sede di conferenza dei servizi tra cui il comune di Cantagallo, hanno appoggio l’idea , ma per procedere è necessario avere l’autorizzazione da parte di Vernio. L’indirizzo della petizione on line è http://firmiamo.it/riattiviamo-la-centrale-idroelettrica mentre il modulo è scaricabile al link http://altavalcarigiola.blogspot.it/2013/01/firma-la-petizione-per-riattivare-la.html?spref=fb e dovrà essere consegnato a uno dei delegati dell’ associazione oppure inviato tramite fax al numero 0574 564981 oppure per posta a Associazione Alta Val Carigiola, Via Francesco Ferrucci n. 57 – 59100 Prato (PO).
Alessandra Agrati

domenica 13 gennaio 2013

Firma la PETIZIONE per riattivare la centrale idroelettrica nell'alta val carigiola


Se decidi di darci una mano 


firma la petizione

per riattivare la centralina idroelettrica nella alta valle del Carigiola, contro la burocrazia che sta impedendo di investire, di migliorarsi e di valorizzare il nostro territorio.



Se preferisci firmare direttamente su carta scarica il modulo cliccando sul link seguente



e segui le relative istruzioni.

Te ne saremo infinitamente grati.


p. Associazione Alta Val Carigiola
Alberto Torri





PETIZIONE

La presente PETIZIONE riguarda la riattivazione della mini centralina idroelettrica in località La Centrale nel Comune di Cantagallo (PO)

L'Associazione Alta Val Carigiola, soggetto promotore,

E' FAVOREVOLE 

- alla riattivazione di una mini centralina idroelettrica sul territorio di Vernio e Cantagallo nella alta valle del Carigiola 
- alla produzione di energia pulita fino a un milione di kWh all’anno, pari al consumo annuo di un paese composto da circa 1000 persone  
- al fatto che si potrà evitare di immettere nell’atmosfera 269 mila kg di co2 l’anno e consumare 261 tonnellate di petrolio 
- a nuovi importanti investimenti che saranno tutti realizzati con l'utilizzo di risorse sul territorio 

TUTELE 
- ci siamo informati ed abbiamo potuto verificare che sono state adottate tutte le misure necessarie a
garantire la massima tutela dell'ambiente
- la produzione di energia pulita all'interno dell'Anpil ne rafforza il valore sul territorio 

OBIETTIVI 
- creare nuova attenzione e valorizzare il territorio della Alta Val Carigiola 
- promuovere e diffondere la conoscenza delle energie rinnovabili con visite e corsi per le scuole 
- consentire di risolvere alcuni problemi come la viabilità che da sempre affligge il nostro territorio 

GLI OSTACOLI 
- l'iter burocratico dura da cinque anni e ha coinvolto 23 enti, tra cui la Provincia di Prato, il Comune di Cantagallo e il Comune di Vernio. Su 23 enti coinvolti, 22 hanno dato il loro consenso, mentre 1, il Comune di Vernio, ha espresso parere negativo 

CHIEDIAMO  
la collaborazione del Comune di Vernio affinchè si possa realizzare il progetto 

FIRMA
Io sottoscritto _________________ Nato a ______________ il _____________ 

Residente a ______________________________ Prov. (_____), informato sui contenuti della presente petizione con la mia firma dichiaro di essere a favore. 

Luogo e data _____________________  Firma __________________________ 



sabato 5 gennaio 2013

I Tirreno del 04/01/2013 - la replica di Cecconi - «Ho detto no perché Carigiola è un’area protetta»


Pubblichiamo l'articolo con il quale il Sindaco Paolo Cecconi replica a quello del giorno precedente, con alcune nostre annotazioni in calce al post. 
"VERNIO. «La zona del Carigiola è l’unica area protetta che abbiamo e come tale va rispettata, per questo abbiamo detto di no alla centrale idroelettrica del Molino di Genesio». Paolo Cecconi, sindaco di Vernio risponde alle accise lanciate dai titolari della società Genesio e ribadisce che l’unica motivazione per cui non ha dato parere favorevole alla pubblica utilità è quella ambientale. «La mia amministrazione- spiega – non è mai stata contraria allo sviluppo delle energie alternative, ma in questo caso abbiamo dovuto considerare anche gli aspetti naturalistici, una competenza che è della giunta e non del consiglio comunale». Secondo il primo cittadino di Vernio la società è Genesio ha tenuto fermo per un anno la convenzione e poi ha deciso di non firmare. «Un comportamento abbastanza strano, che però ci ha permesso di agire più liberamente quando il Prse è mutato se avessimo firmato la convenzione avremmo dovuto andare contro il regolamento». Tutto quindi, nasce dalla necessità di proteggere l’area protetta del Carigiola. «L’autorizzazione a prelevare le acque, anche senza passare dal nostro territorio, avrebbe compromesso l’equilibrio ittico, voglio ricordare che nelle acque del torrente vive la salamandra vellutata, inoltre la purezza e la quantità dell’acqua sono gli altri aspetti che caratterizzano il luogo, visitato ogni estate da numerosi turisti. Diminuire la portata avrebbe sicuramente compromesso questo magnifico territorio per cui siamo impegnati con tanti progetti». Cecconi non è neppure preoccupato per la raccolta di firme fra i cittadini dell’ alta val Carigiola. «Bisogna vedere chi firma, se sono tutti gli abitanti, oppure quelli che in qualche modo sono legati al progetto».
Alessandra Agrati"

Di seguito alcune nostre riflessioni.

Su facebook abbiamo assistito ad un vivace scambio di opinioni tra il Sindaco di Vernio e alcuni cittadini. Riteniamo, avendolo già espresso in alcuni post precedenti, che il Sindaco abbia sbagliato e lo diciamo categoricamente; può accadere. Come può accadere che si possa ritornare su decisioni che alla luce dei fatti si manifestano sbagliate. Quello che ci preoccupa è il perseverare, ovvero trincerarsi dietro motivazioni che non reggono per difendere ciò che ormai non è più difendibile. 

Perché oltre ad una questione di principio e di diritto, quello che pesa enormemente in questa vicenda è il danno che i cittadini subiscono. L'area interessata è nel centro della alta valle del torrente Carigiola, dove si corre seriamente il rischio di degrado ed abbandono, in maniera determinante a causa di una viabilità seriamente compromessa che non ha trovato soluzioni minimamente soddisfacenti nel corso degli ultimi trenta anni. Molti hanno continuato ad investire su questo territorio, chi ristrutturando le vecchie abitazioni rurali dei genitori o dei nonni, altri acquistando e restaurando casolari e canicciaie che sono poi diventate dignitose abitazioni nel rispetto e in equilibrio con l'ambiente in cui si trovano; sembra però che tutti questi sforzi siano di intralcio e molto spesso si scontrino con i comportamenti di coloro che certe responsabilità non se le vogliono proprio prendere, anche se in questo specifico caso sembra proprio non ci siano controindicazioni, non vi è veramente nessun valido motivo per "non fare", non solo, i due Comuni, Cantagallo e Vernio, e la Provincia di Prato non devono spendere nulla. 

Un nostro cruccio è anche quello di indurre le nuove generazioni a non abbandonare questi posti, anzi a farglieli conoscere ed apprezzare di più. 

Noi abbiamo sempre appoggiato il progetto perché avrebbe suscitato nuova attenzione sul territorio, lo avrebbe rivalutato e sicuramente sarebbe stato di ausilio nella risoluzione di molti problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente solo per raggiungere le nostre abitazioni. 

Ci schieriamo quindi dalla parte del "fare", appoggiando coloro che intendono riattivare la centralina idroelettrica e che, citando quanto riportato in un articolo di Firenze Nova il 10/04/2008 in occasione della presentazione del progetto presso il Comune di Cantagallo alla quale seguì anche quella nel Comune di Vernio (link), consente tra l'altro di ... - alimentare una moderna turbina in grado di produrre un milione di kWh - chilowattora - all’anno, pari al consumo annuo di un paese composto da circa 1000 persone ... Tutta energia pulita prodotta dalla sola forza dell’acqua che potrà essere venduta ai gestori della rete elettrica con importanti vantaggi; si potrà evitare di immettere nell’atmosfera 269 mila kg di co2 l’anno e consumare 261 tonnellate di petrolio. La turbina sarà dotata di una innovativa tecnologia che gli potrà permettere di avere ottimi rendimenti anche al 15% della portata del torrente stimata in 300 litri al secondo. Inoltre verrà recuperato l’antico edificio del mulino e ripristinato un sentiero del Cai lì nei pressi. ...“Vogliamo non solo realizzare un impianto innovativo e sostenibile – ha sottolineato Marchi – ma grazie alla sua posizione immersa nel verde della Valle del Carigiola e all’antico edificio che vogliamo mantenere, la nostra idea è anche quella di realizzare un centro di formazione per le scuole sul tema sempre più importante delle energie rinnovabili ”. “Quando mi hanno presentato questo progetto, il primo del genere nella nostra provincia – ha aggiunto soddisfatta Ilaria Bugetti sindaco di Cantagallo – mi sono subito impegnata per sostenerlo perché centra perfettamente i nostri tre obiettivi prioritari legati all’ imminente arrivo della Certificazione EMAS per il nostro comune. La realizzazione di una fonte importante di energia pulita, il rispetto dell’ambiente e il recupero delle antiche funzioni dell’ edificio del mulino di Genesio che rappresenta un pezzo importante della nostra storia” -.

Però è anche indubbiamente ed obiettivamente vero quanto afferma Cecconi su facebook riguardo alla responsabilità della Provincia di Prato. Infatti quando afferma "vorrei far rilevare poi che non il Comune di Vernio era titolato ad approvare la concessione del prelievo idrico richiesta, bensì la Provincia di Prato che ne ha la competenza. In nostro era un parere, di cui andiamo fieri, non certo vincolante per la conferenza, e se la Provincia ha ritenuto di tenerne conto negando la concessione significa che probabilmente il parere espresso dal Comune di Vernio non era poi così "pellegrino" ha ragione.

E qui veniamo ad un'altra nota dolente, ossia che a nostro avviso la Provincia di Prato aveva la piena legittimità per approvare il progetto, specialmente quando, per evitare tutti questi problemi, le era stato presentato un nuovo progetto che non avrebbe interessato il territorio del Comune di Vernio. Ma se questo assunto è vero, allora in quanti hanno concorso e con quale peso al fallimento del progetto? 
La nostra risposta è : 
- sicuramente il Sindaco di Vernio "decidendo" insieme a tutti coloro che lo hanno più o meno consapevolmente seguito,
- ma anche la Provincia di Prato "non decidendo", tramite coloro che potendo incidere in modo determinante sulla questione non lo hanno fatto.


Articolo de Il Tirreno del 03/01/2013 - Polemica sulla centrale idroelettrica al Mulino Genesio




di Alessandra Agrati
VERNIO. Dopo cinque anni, centomila euro persi e la completa sfiducia nei confronti delle istituzioni, la società Genesio si arrende e rinuncia a riattivare l’antica centrale idroelettrica del mulino di Genesio.
«Siamo demoralizzati e demotivati - spiega Francesco Marchi - ci siamo trovati davanti a una situazione paradossale, dove la Provincia e il Comune di Vernio si sono palleggiati continuamente le responsabilità, di fatto impedendo la realizzazione di un progetto che avrebbe anche riqualificato un territorio, sempre più degradato».
Tutto comincia nel 2007 quando la Provincia di Prato e approva il progetto di fattibilità che prevede la riapertura della vecchia centrale di proprietà da generazioni della famiglia Marchi che produrrà 800mila kwattora con una potenza di 200 kwatt sufficiente al fabbisogno di 300 famiglie. Nel 2008 cambia il Ptc e la Provincia chiede alla società di dotarsi del consenso di pubblica utilità rilasciato dal Comune di Cantagallo e da quello di Vernio.
«Tutto faceva pensare che fosse un pro-forma - spiega Riccardo Marchi - invece il sindaco Cecconi dapprima ha dato il parere favorevole, attraverso il voto in consiglio comunale, poi ha cambiato idea e passando per la giunta ha deliberato che il progetto non aveva nessuna pubblica utilità per il Comune, peccato che il giorno seguente all’ interno della conferenza dei servizi su 23 presenti solo il rappresentante di Vernio ha bocciato la nostra proposta. Mi piacerebbe avere una risposta da parte del sindaco Cecconi su questa presa di posizione».
Secondo i soci di Ginesio il vento è cambiato per una questione economica. «Per far passare i tubi sul territorio di Vernio – spiega Riccardo Marchi – c’era dapprima stato chiesto di versare un contributo del 20% del ricavato a cui si aggiungeva il passaggio della centrale all’amministrazione dopo 5 anni. Condizioni assolutamente improponibili, dopo molto trattative abbiamo concordato di dare 4.500 euro all’ anno per ogni Comune (Vernio trattava anche per Cantagallo ndr)».
Genesio chiede, però, di firmare prima una lettera d’intenti e a lavori partiti l’accordo. «L' operazione – sottolinea Marchi – ci poneva al riparo da eventuali blocchi dei lavori da parte dei proprietari dei terreni. Cecconi non ha voluto firmare».
E’ stata trovata una nuova alternativa; fare i lavori soltanto nel comune di Cantagallo favorevole alla realizzazione della centrale. «La Provincia approva il nuovo progetto – precisa Marchi – ma chiede nuovamente un consenso di pubblica utilità da parte di Vernio per raggiungere la presa d’acqua che si trova a metà tra i due territori. Cecconi nega ancora il parere favorevole; nel frattempo abbiamo speso oltre 100 mila euro e sprecato una grande occasione di riqualificare il territorio e dare lavoro alle imprese locali». La società Genesio era anche disposta a disporre panchine lungo il tracciato dei tubi, a realizzare un centro didattico nella centrale e a risistemare la strada ponte Boccaccia-Centrale. «Purtroppo – commenta Marchi – i permessi stanno per scadere, comunque abbiamo iniziato la raccolta delle firme per chiedere il consenso ai cittadini ».


giovedì 3 gennaio 2013

La Nazione del 03/01/2013 - Il progetto Alto Carigiola è nel limbo Presto ci sarà un’assemblea con i soci



 Edizione di PRATO(gio, 3 gen 2013)

VALLATA IL PIANO DI RIATTIVAZIONE DELLA VECCHIA CENTRALINA IDROELETTRICA

UN PROGETTO nato nel 2007 rimasto nel «limbo» a causa di un iter burocratico complesso, di una particolare localizzazione a cavallo fra due Comuni (Cantagallo e Vernio) all’interno dell’Anpil (Area Naturale Protetta di Interesse Locale, ndr) «Alto Carigiola - Monte delle Scalette», ma soprattutto per il parere contrario della giunta di Vernio che per alcuni è arrivato «come un fulmine a ciel sereno».
Stiamo parlando del piano di riattivazione della vecchia centralina idroelettrica (funzionante nei primi anni del Novecento) lungo il torrente Carigiola. Secondo l’amministrazione comunale valbisentina, infatti, il progetto non avrebbe soddisfatto i requisiti di pubblico interesse nello sfruttamento delle risorse idriche, poiché sarebbe andato a deturpare l’unico parco protetto del territorio.
A dire il vero però, in principio, la giunta di Vernio (prima dell’approvazione del regolamento Anpil) si era espressa favorevolmente, anche se fino al 2010 non era mai stato firmato nessun tipo di convenzione con la Genesio Srl, l’azienda proprietaria dell’impianto.
Nel febbraio dello stesso anno, invece, fu approvata una bozza di accordo per la realizzazione della centrale tra i Comuni di Vernio, Cantagallo e la stessa società.
Dopo questo atto, poi c’è stato il dietrofront dell’amministrazione nel marzo 2012, che è stato motivato, appunto, per il bene comune, nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente.
A RIGUARDO di ciò l’associazione «Alta Val Carigiola», convocherà un’assemblea dei soci il 9 gennaio alle 21 a Prato in via Ferrucci, 57. All’ordine del giorno saranno discusse, inoltre, le recenti novità relative alla vita associativa, il rinnovo delle cariche del consiglio direttivo, le prospettive e le strategie future dell’associazione; l’aggiornamento sulla situazione della viabilità relativa a strada Ponte Boccatoio – La Centrale e strada Gavigno – La Centrale. Non solo: si parlerà anche della proficua collaborazione che si è instaurata con la «Pro Loco» di Gavigno.
N.P.

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Articolo de Il Tirreno del 02/01/2013 - Alta Carigiola, si cerca ditta per rendere sicura la strada



    CANTAGALLO. Cercasi preventivi sia per la manutenzione della strada che congiunge il ponte sul Carigiola (strada provinciale 104) alla località La Centrale passando dai borghi di Sanguineta e Peraldaccio, sia per l’abbattimento degli alberi e degli arbusti che invadono lo stesso tratto di carreggiata.

    La richiesta viene dall’associazione Alta val Carigiola che, nel comunicato pubblicato sulla sua pagine Facebbok spiega anche che il legname ricavato sarà di piena proprietà della ditta che effettuerà il lavoro (maggiori informazioni su http://altavalcarigiola.blogspot.it/ ).
    «Il nostro intento – spiega il presidente Alberto Torri – è di risolvere una situazione che sta degenerando; esiste, di fatto, un’ordinanza per i frontisti, ma in pochi hanno provveduto a tagliare alberi e piante, vorremmo anche che il comune contribuisse ai lavori in modo da rendere il tratto di strada transitabile».
    I lavori dovrebbero iniziare con la bella stagione. (al.ag.)

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