Si
parla di un progetto che nasce dal 2007, o meglio in realtà nei primi anni del
novecento, dato che si tratta di riattivare una vecchia centralina
idroelettrica lungo il torrente Carigiola. All'epoca produceva e distribuiva
energia elettrica a molte persone della vallata del Bisenzio, quando avere la
luce in casa era un lusso e comunque non più di una o due lampadine per
abitazione.
Adesso
le cose sono un pò cambiate, ma l'intento nobile rimane, oggi la chiamiamo
"energia da fonti rinnovabili". Il lato emozionale è costituito dal
fatto che coloro che stanno tentando di riattivarla sono i nipoti di coloro che
la gestivano diversi lustri fa.
Tutto
questo è molto bello e lascia anche spazio ad una labile vena poetica per
coloro che ce la volessero trovare; solo che la lunga e travagliata avventura
burocratica, che ha visto spendere molte energie, denaro, tempo e una buona
dose di passione, senza la quale tutto questo non sarebbe stato umanamente
possibile, si è interrotta improvvisamente. Lo scopo di queste mie poche righe
è proprio questo, dirvi dove e perchè si è interrotta.
Senza
voler ripercorrere a mena dito tutte la varie tappe, per una mia ovvia carenza
da un punto di vista tecnico-amminisativo, cercherò di riassumere i fatti
salienti per poter dare un quadro pressoché corretto di questa avventura, che
parte con la costituzione di una società, Genesio srl, il cui nome deriva dal
primo proprietario del mulino che ha a sua volta dato il nome alla località,
Mulino di Genesio, oggi chiamata La Centrale, appunto. Fin da subito l'iter si
mostrò lungo e complesso, sia per la sua particolare natura sia per il fatto
che il territorio nel quale si insedia l'investimento rimane a cavallo di due
Comuni, Cantagallo e Vernio, e all'interno di una Anpil, Area Naturale Protetta
di Interesse Locale "Alto Carigiola - Monte delle Scalette". Da qui
si sono succedute una serie di conferenze di servizi presso la Provincia di
Prato, alle quali hanno partecipato tutti gli enti che la legge deputa
legittimari, che a loro volta, anche a più riprese hanno avanzato tutte le
richieste a fronte delle quali i titolari della iniziativa, rappresentanti di
Genesio srl, tramite i loro professionisti hanno puntualmente e compiutamente
risposto.
Di
particolare rilievo il fatto che la Provincia, dal 2009 se non erro, ha dovuto
o voluto coinvolgere come dirette parti in causa anche i Comuni di Cantagallo e
di Vernio, richiedendo ad essi di pronunciarsi in merito alla "pubblica
utilità" del progetto; rammento che si tratta di energia rinnovabile,
pulita e ad impatto zero.
Si
arriva così ai primi contatti con i Comuni di Cantagallo e di Vernio, con i
quali, proponente principale il Sindaco di Vernio Paolo Cecconi, inizia una
trattativa per la sottoscrizione di una convenzione tra i suddetti Comuni e la
società Genesio srl, già sperimentata con altre società sul territorio di
Vernio; l'intesa, questo è quanto viene proposto, verte sul fatto che se
Genesio srl riconosce una certa percentuale sui chilovattora prodotti ai
Comuni, questi, potendo utilizzare tali entrate a beneficio della collettività,
potranno configurare nell'attività svolta la pubblica utilità e dichiararla
formalmente alla Provincia di Prato. Intanto si dà risalto al progetto anche
pubblicamente, invitando la società a presentarlo presso le sedi dei Comuni di
Vernio e di Cantagallo, con tanto di articoli sui principali quotidiani locali.
Detta
la sostanza, fremiamoci un attimo ed accantoniamo provvisoriamente questa
situazione, che riprenderemo nel proseguo.
Perché nella forma, ovvero agli atti, quello che avviene differisce un po' da quanto ho
anzidetto; infatti le delibere dei Consigli dei due Comuni, in testa Vernio,
risulteranno favorevoli al progetto prevedendone la pubblica utilità, quindi l'iter prosegue e la Provincia di Prato, incassato il parere favorevole dei due
Comuni, corre l'anno 2010, procede. Fino ad arrivare al mese di Marzo 2012, in cui, acquisiti i pareri favorevoli di tutti gli enti
coinvolti (in tutto sono 23!!) e dopo aver richiesto ed ottenuto ulteriori documenti relativi alla
fase tecnico-progettuale in senso stretto, la Provincia convoca l'ultima,
almeno questa era l'intenzione, conferenza di servizi. In quella sede si
acquisiscono i pareri di tutti coloro che hanno inviato le loro determinazioni
via posta dichiarando di non poter partecipare alla conferenza, tutti
favorevoli, e si inizia la discussione tra gli intervenuti.
Tralasciando
i vari pareri, comunque tutti a favore del progetto, soffermiamoci su quello
del Comune di Cantagallo rappresentato dall'Arch. Renzo Giuntini, favorevole, e
su quello del Comune di Vernio rappresentato dall'Arch. gianmarco Pandolfini,
CONTRARIO! In questo caso però non si è pronunciato il Consiglio, come per la
delibera favorevole del 2010, bensì la Giunta, con la motivazione per cui,
sommariamente riassumendo, dato il delicato periodo che il Comune sta
attraversando, da un punto di vista normativo sui nuovi strumenti urbanistici e
di governo del territorio, e dato che il nuovo Piano Territoriale di
Coordinamento (PTC) non prevede tali tipi di interventi, considerato che il
regolamento della Anpil è stato adottato, ma non ancora approvato potendo
comunque in sede di approvazione inserire modifiche se condivise, senza la
previsione di quanto richiede il progetto, conclude di non poter dare parere
favorevole non configurandosi dunque la pubblica utilità.
Bene,
adesso ritorniamo al punto precedente, dove ci eravamo lasciati con la
celebrazione dell'iniziativa sui quotidiani e nelle sedi comunali, per capire
cosa può essere successo di tanto grave da indurre un Comune, contrariamente a
quanto aveva già stabilito due anni prima, e, non di poco conto, contrariamente
a quanto invece dichiarato dal Comune di Cantagallo, confinante, a ribaltare il
proprio parere e ad essere l'unico ente su 23 a non volere questa opera sul
proprio territorio.
Sarà
il caso ma pochi giorni prima della delibera è stata ricevuta una telefonata
dall'Arch. Gianmarco Pandolfini con la quale si richiedeva la firma della
convenzione, altrimenti sarebbe stato revocato il parere favorevole su diretta
iniziativa del Sindaco Paolo Cecconi. A fronte di questo i titolari si sono attivati e hanno inviato al Comune di Cantagallo una lettera di intenti con la quale
Genesio srl manifestava la propria volontá di sottoscrivere la convenzione,
chiedendo di attendere il momento in cui si fosse iniziato a realizzare
l'opera, la fase operativa vera e propria, che si prevede non prima della
primavera del 2013. Nessun danno avrebbero comunque avuto i due Comuni, in
quanto non essendo iniziata la produzione non vi erano i presupposti per la
quantificazione e l'erogazione del contributo.
Da quell'unico parere CONTRARIO del Comune di Vernio, deliberato dalla giunta e non dal Consiglio, alcuni altri fatti si sono succeduti. Ci sono stati vari tentativi con il Sindaco di Vernio per cercare di capire e tentare di recuperare quel rapporto di collaborazione che sembra ormai definitivamente compromesso. Sono state presentate altre varianti al progetto con le quali si evitava di coinvolgere il territorio di Vernio, ma la Provincia di Prato non ha mai voluto prescindere dal parere di Vernio in quanto, lo giustifica, vincolante ai fini dell'utilizzo delle acque e dell'alveo del torrente Carigiola.
Alcune fonti dalle quali confutare quanto scriviamo :
Delibera
della giunta del Comune di Vernio n. 11/2010
Delibera
Consiglio del Comune di Vernio n. 9 del 15/02/2010
Delibera
del Comune di Cantagallo n. 4 del 09/02/2010
Il
Sindaco Paolo Cecconi ci spieghi :
In
linea generale :
1)
perché la riattivazione di una centralina idroelettrica avendo passato l'iter
di approvazione da parte di 22 enti su 23 (l'unico contrario il Comune di
Vernio, quando, tra gli altri, vi erano a favore il Comune di Cantagallo e la
Provincia di Prato) non ha trovato favorevole il Comune di Vernio
2)
quali altri interessi possono risultare prevalenti rispetto alla produzione di
energia da fonti rinnovabili, alla realizzazione di una struttura dove vi era
in animo di portare le scolaresche per una maggior sensibilizzazione sui temi
legati all'energia verde, al fatto che l'investimento, rilevante, avrebbe
consentito una maggiore occupazione sul territorio e, non ultimo, avendo già in
mano la dichiarata volontà da parte di coloro che intendevano realizzare
l'opera di partecipare alle entrate dei Comuni di Vernio e di Cantagallo con un
contributo annuo in percentuale all'energia prodotta. A questo si aggiunga che
il progetto avrebbe notevolmente rivalutato quella parte di territorio lungo
l'alta valle del Carigiola che sta diventando sempre più impervia ed
inaccessibile alle famiglie che vi abitano e a coloro che desiderano accedere
alle bellezze naturalistiche presenti nella neonata Anpil Alto Carigiola -
Monte delle Scalette
In
dettaglio invece ci spieghi :
3)
come mai la delibera della giunta del Comune di Vernio n. 9 del 16/02/2012
dà atto della mancata sottoscrizione della convenzione con la società
Genesio srl a causa del mancato interesse della società stessa, ammettendo
implicitamente il pieno interesse del Comune di Vernio, e la delibera della
stessa giunta n. 14 del 01/03/2012, appena 14 giorni dopo, citando e facendo
riferimento a leggi, decreti, regolamenti e piani territoriali di coordinamento
e di sviluppo, TUTTI PRECEDENTI ALLA DELIBERA DEL 16/02/2012 E MOLTI PRECEDENTI
ANCHE ALLA DELIBERE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO DEL 2010, esprime parere
negativo sul progetto presentato, contravvenendo completamente a quanto deliberato a favore con la delibera di giunta n. 11/2010 e con la delibera del consiglio n. 9/2010
4)
come mai la delibera della giunta del Comune di Vernio n. 11/2010, che ritiene
positivo il progetto e ne dichiara la pubblica utilità, oltre a richiedere la
sottoscrizione della convenzione con la società Genesio srl, è seguita dalla
delibera del CONSIGLIO, la n. 9 del 15/02/2012, mentre la revoca è deliberata
solamente dalla GIUNTA?
5)
come possono divergere così tanto nella sostanza i pareri e le determinazioni
di due Comuni confinanti riguardo alla stessa materia, e come può la Provincia
subire così passivamente questa situazione, avendo a nostro avviso tutte le
prerogative per poter ovviare a tali conflitti?
A
nostro avviso ci sono delle coincidenze che non ci convincono e temiamo che
alcune "ripicche" personali abbiano in maniera determinante
compromesso la realizzazione del progetto, con la conseguenza che la Centrale
non sarà riattivata, non ci sarà una maggiore occupazione a fronte
dell'investimento, non si valorizza una parte di territorio che, viste le
minime risorse di cui il Comune di Cantagallo dispone, costituiva una reale
alternativa al finanziamento diretto di opere come la viabilità quasi ormai del
tutto compromessa della alta val carigiola.
Attendiamo!!